Nuovo appuntamento con la speciale selezione di David Cushnan sul mondo dell’industria sportiva globale.
Come sempre, per chi legge per la prima volta questa rubrica, si tratta di pezzi interessanti e utili su come lo sport è finanziato e viene gestito in questo ultimo periodo. C’è il solito mix di interviste, profili personali e di società/eventi, caratteristiche e opinioni, provenienti da una varietà di fonti, tra cui giornali e riviste, siti web generalisti e siti web specifici dello sport. Se ti piace quello che leggi, non esitare a diffondere il post e a ritornare anche la prossima volta.
Ecco le news di questa settimana:
- La grande novità della scorsa settimana è stata la conferma da parte della FIFA che la Coppa del Mondo sarà ampliata a 48 squadre cominciando con l’edizione 2026. Ci sono stati un gran numero di articoli e pareri sui cambiamenti probabili nella politica del calcio mondiale in seguito al nuovo format del torneo. Rob Harris della Associated Press è il primo pezzo che viene proposto. Segue per il Telegraph, un pezzo di Paul Hayward, che affronta il tema degli introiti di una Coppa del Mondo “allargata”.
- La Coppa d’Africa è iniziata in Gabon sabato. In un pezzo sul sito Eurosport, Nick Ames ha sapientemente inquadrato la scena politica e l’organizzazione della nazione ospitante; questa invece è la storia scritta da Will Magee su Vice Sports di come il torneo è stato utilizzato come strumento di propaganda.
- Continuando con il calcio in Africa, vi consiglio di leggere questo pezzo sul South China Morning Post di Simon Chadwick che scrive degli investimenti della Cina in stadi africani. Molto interessante.
- In USA potete attendere per anni e anni che una squadra NFL si sposti a giocare stabilmente nella vostra città e poi può succedere che ve ne siano addirittura due. Così è a Los Angeles, dove i Chargers questa settimana si sono uniti ai Rams. Su MMQB Andrew Brandt ripercorre la storia che ha portato i Chargers a spostarsi da San Diego.
- Sullo stesso tema, un’interessante prospettiva quella di Bill Shaikin del LA Times. A San Diego, la città che i Chargers hanno lasciato – l’unica squadra sportiva professionistica rimasta sono i Padres in Major League Baseball.
- Un nuovo ruolo da aggiungere alla lista dei posti di lavoro di nicchia del settore sportivo: un “fanologo o sismologo dei tifosi” per i Seattle Seahawks. Un pezzo su Sports Illustrated di Greg Bishop pieno di divertenti dettagli.
- Lo sport professionistico e le innovazioni tecnologiche si intrecciano come mai prima, quindi è sempre utile leggere come una società come Intel sta approcciando il settore sport. Taylor Soper, per GeekWire, intervista James Carwana, direttore generale di Intel Sports Group.
- Prima degli Australian Open molti dei migliori giocatori del mondo hanno fatto un passaggio in Medio Oriente per giocare in tornei ormai abbastanza conosciuti come Abu Dhabi, Qatar e Dubai. In un pezzo originariamente pubblicato nella rivista Racquet magazine e ristampato questa settimana da Sport360, Reem Abulleil analizza la salute del tennis in Medio Oriente e cerca di rispondere al perchè finora in quella area geografica non si è riusciti a crescere un talento di classe mondiale.
Se sei riuscito a leggere tutto, complimenti: hai completato la news list di questa settimana. Sentiti libero di inviare e-mail con osservazioni e critiche a filippo.bazzanella@gmail.com. Sarò lieto di condividerle con David. E non dimenticate di condividere il post con amici e colleghi, questa vuole essere semplice informazione.